
-
Lite in strada, morto diciassettenne nel Siracusano
-
Orban, 'insieme alla fede superiamo qualsiasi sfida'
-
Ue, 'sosteniamo l'Ucraina in guerra e nel suo percorso europeo'
-
Zelensky, 'prima o poi ma inevitabilmente la vita trionferà'
-
Kiev, 'attacco russo nel sud dopo tregua, un morto'
-
Zelensky, Mosca non abbandona i tentativi di avanzare
-
Premier Giappone a Trump, 'sicurezza non collegata ai dazi'
-
Soyuz MS-26 rientra dallo spazio, atterraggio in Kazakistan
-
Meta e Amazon sponsor caccia alle uova alla Casa Bianca
-
Casa Bianca chiede a Corte Suprema di autorizzare espulsioni
-
Due morti in una sparatoria in Germania, il killer è in fuga
-
Usa, a Roma anche un incontro tra Witkoff e il ministro iraniano
-
Usa, 'buoni progressi nei colloqui con l'Iran a Roma'
-
Serie A: Roma-Verona 1-0
-
Allarme antiaereo a Kiev nonostante la tregua
-
Netanyahu, 'l'Iran non avrà armi nucleari, è una promessa'
-
Conte, parleremo serenamente con il presidente
-
Nesta, il Monza ha fatto un'ottima gara
-
"Donne umiliate e uccise", il dolore del Papa a Pasqua
-
Vasseur "buon passo per la gara, domani tutto è possibile"
-
Tennis: Wta Stoccarda; Paolini batte Gauff e va in semifinale
-
Zelensky, 'pronti a rispettare la tregua, se funziona va estesa'
-
Kiev, 'droni russi su Kherson, non c'è nessuna tregua'
-
Gp Arabia: pole di Verstappen a Gedda, Leclerc quarto
-
Gp Arabia: Norris a muro con la McLaren, bandiera rossa nella Q3
-
Serie A: Monza-Napoli 0-1
-
Ue, 'da Mosca servono azioni per un cessate il fuoco duraturo'
-
Tajani, 'bene segnale di pace ma Putin faccia una vera tregua'
-
Pallavolo:Finali Scudetto donne; Conegliano vince a Milano,è 2-0
-
Incontro Urso-sindaco Catania su futuro polo etneo e Stm
-
Barcellona vince con rigore al 98', allarme per Lewandowski
-
Alinghi addio Coppa America, non parteciperà a prossima edizione
-
Il Papa a sorpresa in basilica S.Pietro prima della veglia
-
Kiev, 'non ci si può fidare di Putin, valuteremo i fatti'
-
Atp Barcellona: Alcaraz batte Fils e va in finale
-
Sei ore Imola: la Ferrari 499P in pole position con Giovinazzi
-
Ginnastica: Sofia Raffaeli incanta a Baku,oro all around ritmica
-
Piantedosi, 'primo straniero rimpatriato dal Cpr in Albania'
-
Atalanta: De Ketelaere recupera, è tra i convocati per il Milan
-
Capo forze russe Gerasimov ordina il cessate il fuoco
-
Zelensky, droni nei cieli mostrano vero atteggiamento Putin
-
Serie A: Lecce-Como 0-3
-
Antiaerea in azione a Kiev a pochi minuti dalla tregua
-
Araghchi, 'a Roma un buon incontro, negoziato va avanti'
-
Putin, 'la reazione di Kiev mostrerà quanto vuole la pace'
-
Scambio di prigionieri Mosca-Kiev, liberati 246 per parte
-
Gp Arabia: le McLaren dominano le libere 3, Leclerc quinto
-
Putin, 'Kiev segua l'esempio e cessi le ostilità a Pasqua'
-
Putin annuncia una tregua di Pasqua in Ucraina
-
Media, 'terzo round colloqui Iran-Usa nei prossimi giorni'

Oltre tre quarti delle terre emerse sono diventati più aridi
Negli ultimi 30 anni, a causa dei gas serra. Dati Unccd
Più di tre quarti delle terre emerse sono diventati più aridi negli ultimi 30 anni: una trasformazione drammatica dovuta all'emissione dei gas serra che coinvolge oggi 2,3 miliardi di persone. A dirlo è il rapporto pubblicato della Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Desertificazione ed agli Effetti della Siccità, in svolgimento a Riad, che sottolinea che entro fine secolo il numero di persone in zone aride potrebbe salire a 5 miliardi. Nonostante i tanti recenti disastri legati all'acqua, come inondazioni e tempeste, si siano intensificati in molte parti del mondo, i dati pubblicati dal rapporto indicano che in realtà il 77,6% delle terre emerse sono diventate permanentemente più secche negli ultimi decenni, ossia una crescita di 4,3 milioni di chilometri quadrati pari a poco meno della metà dell'Europa. Si tratta di un passaggio duraturo (ben diverso dalla siccità che è invece un fenomeno occasionale) di territori definiti 'umidi' a 'zone aride', una trasformazione con implicazioni disastrose per l'agricoltura, gli ecosistemi e le persone che ci vivono. "Per la prima volta - ha detto Ibrahim Thiaw, Segretario esecutivo dell'Unccd - la crisi dell'aridità è stata documentata con chiarezza scientifica, rivelando una minaccia esistenziale che colpisce miliardi di persone in tutto il mondo. I climi più secchi che ora interessano vaste terre in tutto il mondo non torneranno a essere come prima e questo cambiamento sta ridefinendo la vita sulla Terra". Le aree particolarmente colpite dalla tendenza alla siccità includono quasi tutta l'Europa (il 95,9% del suo territorio), parti degli Stati Uniti occidentali, il Brasile, parti dell'Asia (in particolare l'Asia orientale) e l'Africa centrale. E mentre il pianeta continua a riscaldarsi, le proiezioni dei report nello scenario peggiore suggeriscono che fino a 5 miliardi di persone potrebbero vivere in zone aride entro la fine del secolo. "Man mano che vaste aree del territorio mondiale diventano più aride - ha commentato Barron Orr, responsabile scientifico dell'Unccd - le conseguenze dell'inazione diventano sempre più gravi e l'adattamento non è più un optional, ma un imperativo".
P.Stevenson--AMWN