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Lesioni sulle zampe degli orsi polari, sotto accusa il clima
Sarebbero causate dalle alterazioni del ghiaccio marino
Lesioni della pelle, ulcere, perdita di peli e dolorosi accumuli di ghiaccio sono stati osservati per la prima volta sulle zampe di alcuni orsi polari che vivono nella parte più settentrionale dell'Artico: a causarli sono probabilmente le mutevoli condizioni del ghiaccio marino, alterate dai cambiamenti climatici. Lo suggerisce uno studio pubblicato sulla rivista Ecology dalla ricercatrice Kristin Laidre dell'Università di Washington in collaborazione con il veterinario canadese Stephen Atkinson. Tra il 2012 e il 2022 gli studiosi hanno monitorato due popolazioni di orsi polari che vivono oltre i 70 gradi di latitudine nord. Nella popolazione che vive nel bacino di Kane, tra Canada e Groenlandia, 31 esemplari su 61 hanno mostrato segni di ferite correlate al ghiaccio, come chiazze di pelle senza peli, tagli o cicatrici. Nella seconda popolazione di orsi che vive nella Groenlandia orientale, 15 esemplari su 124 hanno riportato ferite simili. Inoltre due orsi della Groenlandia individuati in due località separate nel 2022 hanno mostrato enormi palle di ghiaccio attaccate alle zampe. "Non l'avevo mai visto prima", afferma Laidre. "I due orsi più colpiti non potevano correre, non riuscivano nemmeno a camminare con facilità. Quando li abbiamo immobilizzati per la ricerca, abbiamo rimosso con molta attenzione le palle di ghiaccio: i pezzi non erano solo impigliati tra i peli, erano proprio attaccati alla pelle ed era evidente che alla palpazione delle zampe gli orsi provavano dolore". I ricercatori hanno studiato queste due popolazioni di orsi polari a partire dagli anni '90, ma finora non avevano mai osservato lesioni simili. Dall'analisi della letteratura scientifica e dal confronto con i cacciatori indigeni, è emerso che si tratta di un fenomeno recente. "Abbiamo visto queste lesioni legate al ghiaccio su singoli orsi polari - aggiunge Laidre - ma aspetterei a trarre conclusioni affrettate su come ciò potrebbe influenzarli a livello di popolazione. Non lo sappiamo davvero".
F.Bennett--AMWN