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Dazi: Giorgetti, negoziato non semplice. Serve compromesso
Io negli Usa la settimana dopo Meloni
"Le cose sono complesse, ci sarà il viaggio della presidente Meloni, io sarò negli Stati Uniti la settimana successiva e incontrerò il segretario del Tesoro. E' chiaro che il negoziato non è semplice perché gli interessi in qualche modo ognuno cerca di farli a casa propria. Dobbiamo trovare una sintesi, un compromesso corretto, lo ribadisco, per trovare elementi di forza nel mondo del G7 cioè dei paesi che condividono i principi di libertà e democrazia". Così Giancarlo Giorgetti, ministro dell'Economia ed esponente della Lega in videocollegamento con la scuola politica del suo partito, in corso a Roma. EMBED START Image {id: "editor_0"}. Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, durante il convegno ''Governare l'Europa e l'Italia all'epoca di Donald Trump'' alla Luiss, Roma, 24 marzo 2025. ANSA/ETTORE FERRARI EMBED END Image {id: "editor_0"} E' un momento di grande cambiamento in cui quello che veniva dato per scontato, dalle regole di comportamento alla globalizzazione, il commercio libero, sono messi pesantemente in discussione. Quindi io credo che sicuramente questo scossone che parte dall'amministrazione Trump, in parte dalla politica, ri-disignera' anche i confini ed equilibri mondiali non soltanto politici ma anche economici", ha detto poi. E ha aggiunto: "Oggi si discute di dazi e di tariffe, diciamo un ritorno del mercantilismo. Ma occorre dire con tranquillità che il Wto è già morto da qualche anno". Quindi ha ribadito la necessità di una riscrittura degli equilibri: "Questo momento chiamiamolo così, come le doglie di un parto, e' il parto di un nuovo sistema in cui alcune regole dovranno essere riscritte, un nuovo ordine mondiale dovra' essere definito e tutto il mondo uscito da Bretton-Woods e dalla seconda guerra mondiale va risistemato".
P.Mathewson--AMWN