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Lavoratori di Tirso e Ublox scendono in piazza a Trieste
Presidio di protesta dei dipendenti delle due aziende
"No ai licenziamenti, il lavoro è un diritto" è il grande striscione esposto oggi in piazza Unità d'Italia a Trieste dai lavoratori della sede locale della multinazionale svizzera Ublox, che ha annunciato la chiusura del ramo di prodotti cellulari dove sono occupate circa 200 persone. "La società Ublox Italia - spiegano i sindacati Usb in una nota diffusa durante il sit in - è stata posta in liquidazione ed è stata aperta la procedura di licenziamento collettivo di tutti i dipendenti. Come lavoratori - si legge ancora - chiediamo la solidarietà di tutti, affinché appoggino la nostra richiesta di un intervento delle istituzioni, della Regione e del Governo, per risolvere questa situazione". E ancora "siamo un patrimonio importante per il territorio - hanno sottolineato - dove molti di noi si sono stabiliti e hanno messo radici, contribuendo all'economia, alla vita sociale e culturale della città". Alla mobilitazione si è unito anche un gruppo di donne, lavoratrici di un'altra azienda di Trieste in crisi, la Tirso. Sul loro striscione hanno scritto "Tirso, basta silenzi", chiedendo chiarezza sul futuro dei dipendenti dello stabilimento di Muggia, in provincia di Trieste. Complessivamente, un centinaio le persone in piazza, che hanno distribuito anche volantini ai passanti, con le motivazioni della protesta.
D.Kaufman--AMWN